Sul banco un bellissimo esemplare del cronografo sportivo per eccellenza: il Rolex Daytona. La referenza specifica è la 16523 ed il movimento utilizzato in esso è il Rolex 4030. Il macchinario è basato sullo storico calibro El Primero prodotto dalla Zenith al quale sono state apportate alcune modifiche estetiche ma soprattutto tecniche, per rendere il 4030 un movimento ideale da incassare in tutti i modelli della serie 16500. Rispetto al movimento Zenith le differenze più sostanziali le troviamo nel modulo della ricarica automatica, nella riduzione del numero di oscillazioni del bilanciere, ma soprattutto nella rimozione del sistema del datario. Il 16523 ha la cassa, il bracciale ed il quadrante con componenti e finiture in oro 18 carati che creano un perfetto binomio con la classica base in acciaio. Nel complesso l'orologio si presentava in buono stato di conservazione ma mostrava problemi in fase di ricarica e rimessa in ora. Il problema è stato risolto grazie alla sostituzione del ruotino basculante e del primo ruotino di rinvio.
Rimosso il fondello si inizia la prima ispezione del meccanismo ancora in sede.
Tra le anse ad ore dodici troviamo invece la referenza dell'acciaio/oro: la 16523.
Il fondello riporta la dicitura 16500, referenza generica per fondelli in acciaio.
Alcuni dettagli del bellissimo quadrante bianco. Le scritte appaiono ancora in perfetto stato di conservazione, così come il fondo del quadrante. Uno degli aspetti sicuramente più affascinanti di questo componente è la lavorazione circolare creata all'interno dei tre contatori in oro.
Si inizia lo smontaggio rimuovendo la massa oscillante dalla sua sede.
Sul ponte dell'automatico troviamo incisa la referenza del calibro: 4130.
La meccanica appare in buono stato ed i vari giochi tra le ruote sono corretti.
Le finiture delle leve sono di buona qualità come quelle di ponti e platina.
Un dettaglio dell'invertitore di carica che riprende la classica forma utilizzata Rolex.
Rimosso il ponte dell'automatico si procede anche con lo smontaggio delle ruote cronografiche.
Prima di estrarre il ponte della cronometria si rimuovono le ultime leve e la ruota conduttrice.
Il treno del tempo pronto per essere rimosso. Sullo stesso livello troviamo anche due ruote di trasmissione della ricarica automatica.
Il lato sottostante al quadrante, grazie all'assenza del datario, appare molto più ordinato e semplice da smontare rispetto a quello del classico El Primero.
Il contaore è posto ad ore sei e viene trasportato da un sistemo di ingranaggi collegato con il bariletto.
Una volta disassemblato il copri bascula si può controllare lo stato di usura dei vari ruotini che permettono la ricarica e la rimessa in ora del segnatempo.
Come accennato in precedenza, la problematica maggiore era presente nella rimessa in ora dell'oggetto. Per ripristinare il corretto funzionamento è stato necessario sostituire due ruotini. La causa del danneggiamento è da attribuire alla scarsa cura rivolta alla meccanica nel corso degli anni che ha portato ad un eccessivo attrito tra i vari componenti provocandone il mal funzionamento. La cronometria, così come la sezione cronografica, ha necessitato esclusivamente di una revisione e della sostituzione della molla di carica per tornare correttamente in funzione. Il segnatempo è stato ripristinato anche esteticamente prima di esser nuovamente riassemblato e testato.